Agri Dagi - Monte Ararat 2-wide

Ağrı

Lungo i confini orientali della Turchia si trova Ağrı, una delle più importanti città della regione. Situata su un altopiano a un’altitudine di 1.650 m, la città prende il nome dalla montagna che la sovrasta. Il Monte Ağrı è il più alto della Turchia e la sua vetta una delle più difficili da conquistare. Secondo la leggenda del diluvio universale, l’Arca di Noè si fermò sul Monte Ağrı e, al recedere delle acque, Noè e la sua famiglia scesero dalla montagna verso la fertile pianura di Iğdır. Successivamente, i loro discendenti si trasferirono a ovest e sudovest, lungo i fiumi Fırat (Eufrate) e Dicle (Tigri), dando così vita alla seconda generazione dell’umanità. La cima del Monte Ağrı è innevata tutto l’anno, sebbene la scalata sia più bella nel periodo da luglio a settembre.

Non sorprende che il grazioso Balık Gölü (Lago dei Pesci) a nordest della città, offra una miriade di ristoranti che servono specialità locali di pesce. L’intera area è inoltre disseminata di sorgenti termali. Per coloro che amano le impegnative attività all’aperto, una visita al centro sciistico Eleşkirt, 20 km a sudovest di Ağrı, consentirà di dedicare alcuni giorni agli sport invernali.

Da non perdere è lo spettacolare Palazzo di İshak Paşa, a 5 km dal distretto di Doğubayazıt e 95 km a est di Ağrı. İshak Pasha, governatore ottomano della provincia, e Çolak Abdi Pasha hanno costruito il palazzo tra il 1685 e il 1784, con una miscela di stili architettonici, dall’ottomano al persiano al selgiuchide. Il palazzo ha 366 stanze, una moschea, un’aula d’udienza, una cucina, un panificio, stalle e bagni. Nei pressi è possibile ammirare il bassorilievo di un re urartiano e una tomba rupestre del IX secolo a.C.

Il villaggio di Üzengili, 25 km a est di Doğubayazıt, è il luogo perfetto per provare il dessert locale aşure (Budino di Noè): secondo la credenza, la prima a prepararlo fu la moglie Noè usando gli ultimi avanzi di cibo presenti sull’arca.

Un cratere meteorico largo 35 m e profondo 60 m, risalente agli inizi del secolo scorso, è visibile tra il villaggio di Sarıçevuş e il posto di frontiera tra Turchia e Iran, Gürbulak.