Il Centro Culturale Atatȕrk (AKM) ha finalmente aperto le sue porte in occasione del 98mo anniversario della Festa della Repubblica di Turchia regalando “contemporaneità” alla centralissima Piazza Taksim di Istanbul.
La prima edificazione del centro risale agli anni ‘50 e da allora è stato modificato più volte. Ora l’imponente progetto guarda con attenzione alla sostenibilità; ha l’ardito compito di fare dell’AKM uno dei migliori teatri d’opera e centri culturali del mondo capace di offrire un calendario di eventi di altissimo livello dove anche la tecnologia avrà un ruolo davvero importante. Il progetto firmato da Tabanlıoğlu Architects ha a capo Manolo Tabanlıoğlu, figlio del primo architetto che si occupò di edificare il centro nel 1956, e non ha riguardato soltanto l’edificio principale da 2100 posti ma anche diversi ambienti che che sono nati tra cui il teatro da 800 posti, un museo di 3 piani, un cinema, caffè, ristoranti – e la riqualificazione dell’intera area che coinvolge piazza Taksim.
Il Centro Culturale Atatȕrk è diventato così luogo prezioso e inclusivo per l’intera città ma anche un attrattore per il turismo; sarà principalmente teatro dell’opera ma il fine è anche quello di rivolgersi ad un più ampio pubblico attraverso la sua chiara versatilità e i suoi spazi accessibili anche da un ingresso secondario. A colpire l’occhio è sicuramente la facciata dell’imponente edificio anni ‘60 che è stata resa più trasparente per mettere in evidenza il rosso del volume della sala principale, a forma di semisfera.
Nella parte superiore dell’edificio principale, un ristorante con vista panoramica sul Bosforo.
I materiali impiegati, che nei rifacimenti erano stati importati, ora grazie alla capacità produttiva del paese sono tutti “made in Turkey”; dagli autentici pannelli murali in ceramica, al guscio della sala principale rivestito con ceramiche rosse appositamente progettato per impostare la forma della cupola.