Il premio più longevo e prestigioso d’Europa dedicato ai musei premia il Museo Etnografico Kenan Yavuz di Beşpınar, il Museo di Troia a Canakkale e l’Odunpazarı Modern Museum a Eskişehir
ll Forum dei Musei Europei ha annunciato i vincitori degli EMYA (European Museum of the Year Awards) per il 2020 e il 2021. Si tratta del premio dedicato ai musei più longevo e prestigioso d’Europa e fornisce un’importante piattaforma per il benchmarking, il networking, lo scambio di riflessioni, esperienze e competenze in tutto il continente. A concorrere per questa edizione sono stati 88 musei (61 per EMYA2020 e 27 per EMYA2021) e ben tre sono quelli turchi hanno ricevuto un riconoscimento: due menzioni speciali e il “Premio Silletto 2021″ vinto dal Museo Etnografico Kenan Yavuz di Beşpınar.
Inizialmente nato nel 2019 come museo privato questo poi ha assunto una missione sociale e culturale più ampia per la sua comunità e regione. Situato in un remoto villaggio di Beşpınar nella regione di Bayburt, nel nord – est della Turchia, il museo è diventato un sostenitore del ritorno consapevole alle radici e al patrimonio locali, la rivitalizzazione del villaggio di Beşpınar e degli insediamenti vicini e una più ampia consapevolezza dei benefici del villaggio e la vita comunitaria più in generale. Il museo affronta la drammatica trasformazione della Turchia durante il secolo scorso a seguito della migrazione dai villaggi alle città e dell’abbandono di molti villaggi. Il Museo Etnografico Kenan Yavuz mira a invertire questa tendenza dimostrando come i progetti culturali e una maggiore consapevolezza della ricchezza del patrimonio del villaggio possono rivitalizzare i villaggi e le vite dei loro residenti, giovani e meno giovani.
I visitatori possono sperimentare come vivevano gli abitanti dei villaggi di Bayburt in passato. Inizialmente incentrata sulla famiglia Yavuz, la collezione si è ampliata con l’aggiunta di oggetti recuperati da case danneggiate e distrutte, vecchi negozi, fattorie e siti abbandonati nell’area limitrofa. Questi oggetti documentano la vita rurale in questa regione durante la prima metà del XX secolo. La “Village House” ospita il vero e proprio spazio espositivo ma poi i visitatori possono anche assaporare tutta la vita di un tempo, come degustare un caffè o un te, scoprire come funzionava un vecchio mulino, sfogliare libri custoditi nella biblioteca e molto altro ancora.
Il museo ospita regolarmente festival con canzoni, racconti popolari, giochi per bambini, lezioni di cucina nonché rievocazioni di tradizioni legate al ciclo di vita. Particolarmente apprezzati sono i matrimoni e i fidanzamenti. Organizzano anche conferenze sull’artigianato, l’agricoltura e le piante endemiche.
L’obiettivo del museo è quello di preservare e far rivivere il patrimonio tangibile e immateriale dei villaggi locali nella regione di Bayburt. Consapevole che lo sviluppo economico è essenziale per la realizzazione di questo obiettivo, il museo sta dimostrando il potenziale del turismo culturale e dell’industria dell’ospitalità per creare nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità della vita per gli abitanti dei villaggi e gli abitanti della più ampia regione di Bayburt.
Ma questo non è l’unico museo turco a essere stato premiato all’EMYA, due infatti sono state le menzioni speciali. Per il 2020 a riceverla è stato il Museo di Troia a Canakkale che si caratterizza per un’architettura che gioca con luci e ombre, dando un senso al tempo che passa, mentre la mostra innovativa affronta questioni contemporanee, collega passato e presente e pone domande universali sul significato della guerra.
Mentre per il 2021 a essere nominato è stato il Odunpazarı Modern Museum a Eskişehir: una piattaforma interculturale di livello mondiale per artisti contemporanei del paese in cui opera e oltre. È ospitato in un notevole esempio di architettura moderna ispirata alle forme tradizionali locali. È un museo che riesce a creare un ambiente democratico e inclusivo, aperto a tutti.