Il 6 dicembre scorso presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, Opera Romana Pellegrinaggi ha presentato i nuovi itinerari per il 2024. Un evento ricco di ospiti e interventi di alto livello, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Türkiye. L’occasione ha celebrato anche la memoria di San Nicola di Myra, rivelando la magnificenza della Türkiye, Terra Santa della Chiesa.
Sono intervenuti: S.E. Ufuk Ulutaş, Ambasciatore di Türkiye presso la Santa Sede Dott. Rıza Haluk Soner, Consigliere per la Cultura e le Informazioni dell’Ambasciata di Türkiye a Roma, la Prof.ssa Ebru Fatma Findik del Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università Mustafa Kemal di Hatay, S. Ecc. Mons. Romano Rossi, Vescovo emerito di Civita Castellana e Mons. Remo Chiavarini, Amministratore Delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi.
L’Ambasciatore di Türkiye presso la Santa Sede, S.E. Ufuk Ulutaş, ha descritto un viaggio straordinario attraverso le terre turche, sottolineandone la ricchezza culturale e storica: “Per secoli la Turchia è stata crocevia fra culture e religioni, simbolo della convivenza positiva fra società e credi diversi, sia del Cristianesimo sia dell’Islam. La terra turca testimonia le orme di tanti profeti e di secoli ricchi di storia e cultura, che rappresentano il concetto di unità, unione e accoglienza. I tanti siti di pellegrinaggio in Turchia sono una sintesi armoniosa di elementi architettonici cristiani e islamici, preziosi per tutto quello che offrono. Ciò che offre la Turchia è da comprendere con un sentimento che va oltre le frontiere geografiche di ogni paese e tutti questi sono itinerari sentimentali che testimoniano il passato ma sono anche una rappresentazione di ciò che ci accomuna oggi”.
Il dott. Rıza Haluk Soner, Consigliere per la Cultura e le Informazioni dell’Ambasciata di Türkiye a Roma, ha presentato i dati sul turismo in Türkiye. “Nel 2022, oltre 420mila italiani hanno scelto di visitare la Türkiye, confermando l’attrattiva crescente di questa destinazione. Oltre all’impressionante patrimonio storico, artistico e religioso e all’inclusione di 21 siti nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, la Türkiye offre punti di forza irresistibili per il mercato italiano. La sua posizione geografica, a poco più di due ore di volo dai principali aeroporti italiani, rappresenta inoltre un vantaggio significativo. La varietà del territorio, che spazia tra mare, montagne, altipiani, valli e vulcani, aggiunge un’apprezzabile diversità all’esperienza di viaggio. Un altro punto da non sottovalutare è il vantaggioso cambio valutario con l’Euro, che contribuisce a rendere questa destinazione un’opzione con un eccellente rapporto qualità/prezzo”.
La Prof.ssa Ebru Fatma Findik dell’Università Mustafa Kemal di Hatay ha descritto il recente restauro della chiesa di San Nicola a Myra. “La chiesa, luogo di sepoltura incerto del Santo, è stata restaurata grazie al sostegno del Ministero della Cultura e Turismo turco. Gli affreschi, il pavimento originale e un enigmatico sarcofago vuoto con iscrizioni greche sono tornati alla luce dopo secoli, e rappresentano attrazioni imperdibili per i visitatori provenienti da tutto il mondo”.
Il Vescovo emerito di Civita Castellana, S. Ecc. mons. Romano Rossi, ha sottolineato l’importanza storica degli eventi che hanno caratterizzato la Turchia nel contesto della Chiesa, dai viaggi di San Paolo alla presenza dell’apostolo Giovanni e della Vergine Maria, fino ai Concili ecumenici.
Le conclusioni dell’evento sono state affidate a mons. Remo Chiavarini, Amministratore Delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, che ha presentato i cinque nuovi itinerari che Orp proporrà nel 2024, offrendo viaggi di otto e nove giorni con voli diretti da diverse città italiane alla Turchia. Monsignor Chiavarini ha sottolineato il ruolo centrale della Turchia nello sviluppo delle prime comunità cristiane e ringraziato le autorità turche per il loro impegno nel facilitare il turismo religioso e i pellegrinaggi.
In un’epoca in cui il mondo cerca connessioni e comprensione reciproca, l’evento ha messo in risalto la Turchia quale odierno ponte tra culture, luogo dove il passato si fonde con il presente, offrendo un’esperienza che va oltre la fede religiosa e unisce le persone grazie a storia e spiritualità. Con i nuovi itinerari, il pellegrinaggio alla Terra Santa della Chiesa si rivela come un viaggio non solo verso la storia, ma anche verso la comprensione e l’unità dell’Umanità.